UN 2017 DA RECORD PER IL CROWDINVESTING

Tra gli Osservatori dell’area “Entrepreneurship & Finance” del Politecnico di Milano, quello sul Crowd-investing è il più recente e innovativo. Quest’attività tipicamente finanziaria, ora resa informale e praticabile al di fuori dei canali tradizionali, è riconducibile all’investimento diretto da parte della folla (“crowd”) degli Internet users.

L’equity crowdfunding, la raccolta di capitale di rischio, in Italia è consentito alle imprese start-up innovative secondo i dettami del D.L. 179/2012 e dal 2017 a tutte le PMI. Condizione necessaria è che l'offerta transiti da uno dei portali autorizzati dalla Consob. Gli incentivi fiscali previsti per chi investe nel capitale azionario di una start-up o PMI innovativa, si applicano anche per l’attività di crowdfunding.

La funzione istituzionale dell’Osservatorio è quella di pubblicare un Report annuale che traccia lo stato di salute del particolare segmento dell'industria finanziaria. Insieme a questo, è stato ideato e viene regolarmente pubblicato e aggiornato l’Italian Equity Crowdfunding Index, l’indice sintetico dell’apprezzamento teorico del valore dei titoli sottoscritti dalla “folla” di Internet. Inoltre, viene aggiornato e pubblicato in tempo reale un “cruscotto dell'equity crowdfunding in Italia”, che presenta una fotografia puntuale dell’intero quadro nazionale.

I numeri del 2017, recentemente comunicati, segnano importanti movimenti di crescita per tutti e tre i segmenti che compongono il paniere.

Il più “tradizionale” Equity crowdfunding, ha contato 79 campagne chiuse, con un +182%. Di queste, 49 sono state finalizzate con successo, segnando un +157% sul 2016, per un capitale raccolto totale di 11,4 milioni di euro ed un +161% sull’anno precedente.

Il lending crowdfunding o P2P lending, che contempla il finanziamento a titolo di prestito anche tra privati (cd. “peers to peers”), ha registrato prestiti per 61 milioni di euro, segnando un +164%. Di questi, alle imprese sono andati fondi per 23,1 milioni, con un +265% sull’anno precedente.

Infine, performance inattese per l’invoice trading, la tradizionale anticipazione delle fatture commerciali, attività che così si afferma anche al di fuori del sistema bancario. Con questa nel 2017 sono state cedute fatture per un importo di 132,5 milioni di euro, con un +322% rispetto ai valori analoghi del 2016.

 

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